Il Faro di Procida: sentinella del mare tra passato, presente e futuro
Sulla punta occidentale dell’isola di Procida, svetta il Faro, un monumento storico che da secoli veglia sul Golfo di Napoli. La sua storia si intreccia con le vicende dell’isola, punto di riferimento per naviganti e pescatori. Nel tempo, dunque, il faro di Procida ha avuto un ruolo fondamentale per la sicurezza marittima.
Un passato da guardiano del mare
Costruito nel 1844, il Faro di Procida si inserisce in una rete di fari che costellavano le coste italiane, risalente al periodo borbonico. La sua luce, visibile addirittura 18 miglia nautiche, era un punto di riferimento fondamentale per le imbarcazioni che solcavano il mare, guidandole nelle insidie notturne e in condizioni di scarsa visibilità. Il Faro era presidiato da guardiani che, con dedizione e sacrificio, alimentavano la lampada a olio e garantivano il suo funzionamento ininterrotto.
Un presente tra storia e turismo
Con l’avvento delle moderne tecnologie di navigazione, il Faro di Procida ha perso la sua funzione primaria di guida notturna. Attualmente, infatti, il Faro è stato sostituito da una versione completamente automatizzata. Tuttavia, il suo valore storico e culturale è rimasto intatto, trasformandolo in un’ambita meta turistica. Visitare il Faro significa immergersi nella storia marittima dell’isola, ammirare la splendida vista sul golfo e godere di un’atmosfera unica che profuma di salsedine e di storie passate. Da Punta Pioppeto, zona dove si trova il faro, è possibile ammirare tutta la costa flegrea con ottima visibilità su Capo Miseno, Monte di Procida, Torregaveta, fino a Gaeta, nelle giornate di cielo particolarmente terso.
Un futuro di valorizzazione e rinascita
Dal 2021 la struttura è stata rilevata gratuitamente dal Comune di Procida. Al momento appare purtroppo in stato di degrado, pur mantenendo inalterato il suo fascino. Nei prossimi anni il Faro di Procida sarà oggetto di interventi di restauro e valorizzazione, con l’obiettivo di preservarne l’autenticità ed aprirlo a nuove finalità. L’antico edificio sarà adibito a museo, ospitando mostre e installazioni che raccontano la sua storia e il legame con il territorio. Inoltre, saranno avviati progetti per la riqualificazione dell’area circostante, creando sentieri panoramici e aree relax che permettono ai visitatori di godere appieno della bellezza del luogo.
Un Faro verso il futuro
La tendenza degli ultimi anni è proprio quella di recuperare e dare una nuova vita ai Fari di Italia. Ad esempio nella vicina isola di Ischia il famoso Faro di Punta Imperatore (il più antico del Mediterraneo) dal 2023 è stato riqualificato in struttura ricettiva.
Il futuro del Faro di Procida, invece, sarà invece indirizzato verso la divulgazione sul rispetto dell’ambiente e location per eventi di varia natura. L’obiettivo è quello di trasformarlo in un centro culturale polifunzionale, aperto a diverse attività e capace di attrarre un pubblico eterogeneo. Si ipotizzano laboratori didattici per i più piccoli, eventi letterari e musicali, percorsi di trekking e birdwatching, trasformando il Faro in un polo di attrazione per gli amanti della natura, della cultura e del buon vivere.
Il Faro di Procida, con la sua storia millenaria e la sua posizione strategica, rappresenta un simbolo dell’isola e un patrimonio da custodire. La sua trasformazione in un centro culturale dinamico e multifunzionale sarà un’occasione per valorizzare ulteriormente questo luogo magico, rendendolo un punto di riferimento ancora più significativo per Procida e per tutti coloro che la visitano.
[Aggiornamento giugno 2024]