Casale Vascello, esempio dell’architettura procidana

Casale Vascello Procida

Casale Vascello: Un gioiello architettonico tra le colorate case di Procida

Casale Vascello, arroccato ai piedi di Terra Murata, rappresenta uno dei borghi più affascinanti di Procida. E’ accessibile da due diverse strade: da Via Principessa Margherita e da Via Salita Castello. Le sue origini risalgono al XVII secolo, quando la minaccia delle incursioni saracene spinse la popolazione ad abbandonare la costa per rifugiarsi all’interno dell’isola. Casale Vascello divenne così il primo nucleo abitativo extramurale, un insediamento fortificato che offriva riparo e sicurezza agli abitanti.

Il nome “Casale Vascello” deriva dal termine dialettale “vasciddo”, che significa “in basso”. Un appellativo che rispecchia la sua posizione, adagiato ai piedi del borgo antico di Procida. Questo piccolo gioiello architettonico conserva intatto il suo fascino originario, offrendo ai visitatori un’immersione nella storia e nella cultura locale.

L’architettura procidana: un connubio di funzionalità e bellezza

Le case di Casale Vascello, come quelle di tutta Procida, si distinguono per le loro vivaci tonalità di colore che decorano le facciate. Una tradizione che nasce da esigenze pratiche: la calce bianca veniva mescolata con i pigmenti naturali ricavati dai minerali e dalla terra, conferendo alle abitazioni un aspetto solare e gioioso. Oltre ai colori, l’architettura procidana presenta elementi distintivi che la rendono unica. Un esempio emblematico è il cosiddetto “collo di giraffa”, un’apertura a forma di fuso che svetta sulla sommità dei tetti. Questa caratteristica peculiare serviva originariamente per la raccolta dell’acqua piovana, convogliandola in cisterne sotterranee che garantivano l’approvvigionamento idrico durante i periodi di siccità. Il “collo di giraffa” rappresenta un elemento decorativo che impreziosisce il panorama di Procida, conferendole un aspetto inconfondibile.

Il vefio: un balcone panoramico con influenze arabe

Un altro elemento tipico dell’architettura procidana è il “vefio”, un piccolo balcone coperto da una volta ad arco che ricorda il mondo arabo. I vefio si affacciano sulle strade strette e tortuose del borgo, offrendo agli abitanti un affaccio panoramico sul mare e sui tetti colorati delle case. La loro presenza testimonia l’influenza araba che ha permeato la cultura e l’architettura di Procida nel corso dei secoli.

Casale Vascello, con le sue casette colorate, i colli di giraffa e i vefio, rappresenta un’espressione autentica dell’architettura procidana. Spesso viene definita la “piccola Corricella” o “la Corricella senza mare”. In realtà ha una sua identità ed è forse simbolo di resistenza: è un borgo nascosto con due uscite in posizioni opposte. Insomma, un vero rifugio. Un borgo che invita a passeggiare tra i vicoli, a perdersi nei colori e nei profumi, a scoprire la storia e le tradizioni di un’isola ricca di fascino. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove la semplicità e la bellezza della vita quotidiana si fondono in un’armonia perfetta.

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